Io sono Lucia, una ragazza che ha vissuto una vera e propria avventura unica con un suo vicino di casa, ovvero Fabrizio, col quale ho vissuto una vera e propria relazione fatta di tanto sesso iniziata una sera d’estate nel balcone di casa mia.
Io e Fabrizio, due vicini che si provocano
Io sono una ragazza che ama tanto la seduzione e la provocazione e che fa il possibile per attirare le attenzioni degli uomini che mi interessano.
Vivo in un piccolo quartiere dove vi sono diversi palazzi, molti dei quali vicini tra di loro ed in uno di questi abita Fabrizio, un ragazzo che fin dalla prima volta che lo incontrai mi piacque moltissimo.
Non sono una ragazza molto sfrontata ma faccio della timidezza il mio cavallo di battaglia visto che cerco sempre di sfruttare la seduzione e soprattutto amo far impazzire gli uomini giocando col mio corpo.
Inizialmente con Fabrizio avevo un rapporto semplice, cordiale, come due buoni vicini: nella maggior parte dei casi ci scambiavamo commenti sulle nostre giornate lavorative ed a volte lui si complimentava con me per il mio aspetto fisico e per la mia passione per la danza.
Gli avevo confidato che mi piaceva prendere parte a dei corsi di ballo latino americano e che anche a lui quel genere di ballo piaceva molto.
Ma mai nessuno di noi due aveva fatto un’avance all’altra persona e credo proprio che anche Fabrizio fosse molto timido.
E sfruttando questa sua debolezza presi coraggio e decidi di provocarlo come nessun’altra sicuramente gli aveva mai fatto.
Quelle sere provocanti
Avendo un amico in comune, ovvero Andrea, io non esitai assolutamente a chiedere se Fabrizio fosse interessato a me e proprio grazie al nostro amico ebbi la risposta che tanto attendevo, ovvero che Fabrizio all’epoca non ebbe alcuna relazione ed invece si sentiva attratto da me.
Ero molto felice di questa informazione e studia un piano per farmelo.
Una sera di luglio decisi di mettermi a fare ginnastica sul balcone e rimasi solo col reggiseno ed un paio di pantaloncini bianchi trasparenti che facevano intravedere il mio perizoma nero.
Mi accorsi che Fabrizio stava fumando in balcone e che mi osservava, facendo finta di nulla: questo mi fece eccitare parecchio visto che amo essere osservata e presa in considerazione.
Ballai e mostrai il mio posteriore a colui che a breve sarebbe divenuto il mio partner e lui, sorridente, rimase ad osservarmi.
Dal balcone io lo salutai e gli chiesi se voleva fare ginnastica con me o bere un drink e lui accettò.
Non mi sembrò vero visto che fu tutto troppo facile ma sicuramente, dopo averlo sedotto facendo la medesima danza quasi tutte le sere, ero riuscita a farlo eccitare ed a convincerlo.
Dopo qualche minuto Fabrizio venne a casa mia ed iniziammo a parlare ma la conversazione durò ben poco visto che mi chiese di ballare per lui.
Nel balcone era presente uno sdraio dove Fabrizio decise di accomodarsi per guardarsi lo spettacolo in diretta.
E dopo pochi passi lui mi prese per i fianchi ed iniziò a guardarmi dritta negli occhi ed io, in attesa di quel momento tanto particolare quanto caldo, non riuscii a trattenermi e lo bacia.
Le serate provocanti nel balcone avevano dato i loro frutti ed io non vedevo l’ora di andare oltre quella semplice pratica preliminare e quasi infantile ma che per me aveva un grande significato, ovvero dimostrava la disponibilità di Fabrizio nei miei riguardi.
La nostra scopata in balcone
Io e Fabrizio non esitammo assolutamente ed anzi, la nostra eccitazione era proprio alle stelle.
Lui fece sedere sullo sdraio dopo avermi baciata ed iniziò ad accarezzarmi la gamba, facendomi venire la pelle d’oca.
Dopo quel breve contatto iniziò ad utilizzare la bocca facendomi provare dei brividi di passione unici, specie quando si avvicinò all’inguine ed alla fica.
Mi tolse pantaloncini e perizoma ed iniziò a leccarmela dopo avermi spalancato le gambe e questo mi fece impazzire talmente tanto che io gli spinsi la testa verso il mio sesso per farmela leccare con maggior forza.
Fabrizio poi si mise in piedi ed io, dopo averlo spogliato, glielo succhiai per qualche minuto, accarezzando il suo petto nudo e sudato che mi eccitava al contatto con la mano.
Poco dopo ci trovammo entrambi in balcone, nudi, a scopare come due ragazzi che avevano un grande desiderio reciproco di provare piacere.
Me lo mise prima nel culetto e poi mi fece cavalcare il suo enorme cazzo duro che pulsava mentre mi trombava.
Ebbi un orgasmo talmente piacevole che strillai e dopo quella trombata in balcone, io e Fabrizio ci siamo uniti in una relazione di sesso dove balcone, tavolo della cucina, poltrona ma soprattutto letto ci vedono scopare in maniera intensa e piacevole come non mai.