Mi aveva chiesto di poter passare qualche giorno con il gruppo delle sue amiche. Non c’erano problemi, ma poi mi disse “Andiamo una settimana in America”. Rimasi un poco stranito..tanto lontano?
Ma poi acconsentii e lei mi abbraccio’ felice. Conoscevo le sue amiche, sei o sette che consideravo dei cessi se paragonati a mia moglie.
Lei ha 40 anni ed e’ ancora una gran fica, che fa girare la testa per strada. Il suo culo, fasciato nella gonna a tubicino (che preferisce), si nota da lontano. I movimenti sinuosi attirano gli sguardi ed io me ne accorgo…
Erano partite gia’ da un paio di giorni e ci sentivamo per cellulare quotidianamente. Questo era l’accordo.
Una mattina mi chiama e mi dice “Sono in una universita’ famosa”. Le rispondo “Con le tue amiche?”
“NOO, mi risponde lei, loro stanno girando in citta’ per negozi, una noia! Io sono seduta qui su una panchina davanti alla universita’”. E gia’ qui ebbi un certo formicolio alle palle…una figa come lei in ambiente universitario e…sola.
Ma la cosa che mi attizzo’ poco dopo fu che nel frattempo le si era avvicinato un giovane sui 20 anni (come mi confermo’ per telefono). Le chiese se volesse visitare l’interno e i dormants!!
Sentii che mia moglie acconsenti’ con piacere. Io intanto le gridavo “NOOOO non andare!!” ma lei non sentiva o non voleva sentire…
Alla sera mi racconto’ tutto e io dovetti segarmi di brutto.
Erano entrati nella zona dei dormants. Qui lei racconta il seguito.
Stavamo salendo una scalinata che portava al primo piano, lui dietro di me. Ogni tanto mi giravo a guardarlo e notavo che aveva gli occhi incollati sul mio culo sporgente.
Arrivati alla camera del mio giovane amico, mi fa entrare. Guardo intorno, gli sorrido per la confusione, mi accomodo sul divano mentre lui sembra chiamare al cell dei suoi amici.
Non capisco subito quello che dice ma poi mi rendo conto dopo…
Si siede accanto ame e mi scosta i capelli dalla fronte, gli sorrido, puo’ essere mio figlio.
(Io intanto ho gia’ la verga dura)
Ci stiamo guardando negli occhi in silenzio. Lui e’ un bel giovane, biondo, gli occhi chiari, il corpo atletico. Non so che mipassa per la mente ma mi sento bagnata. Lotto con me stessa..non puo’ essere che sto pensando al suo cazzo giovane. Sicuramente duro nella tuta…
Poggio una mano proprio li’ e sento che ha un arnese enorme, durissimo. Inconsciamente il mio viso si imporpora, dischiudo le labbra, devo avere il viso di una troia.
Lui si avvicina e mi bacia in piena bocca, un bacio lungo a bocche aperte. Gli succhio la lingua, che guizza in cerca della mia. Ci succhiamo a lungo. Poi lui mi fa alzare e mi sfila la gonna. Mi toglie le mutandine e mi guarda nuda davanti a lui. Per un attimo mi viene in mente mio figlio, ma cerco di scacciare il pensiero. Mi spinge sul divano a cosce aperte, mi lecca la figa umida. la sua lingua entra prepotentemente dentro mentre le mani stringono i seni e i capezzoli. Mi monta sopra e mi penetra immediatamente. Sento che ha grosse dimensioni ed e’ tutto dentro.
Si muove piano, spingendo e roteando quell’arnese finche’ sento il mio orgasmo arrivare. Sono scossa da fremiti e grido sommessamente il mio piacere. Lui esplode dentro di me con vari getti del suo seme caldo.
Quando si apre la porta, siamo ancora uno dentro all’altra, limonando.
Sono quattro suoi amici che si guardano tra loro sorridendo.
Il mio amico si sfila da dentro me. Sono ancora a cosce aperte e davvero spero che mi sbattino anche loro. Ho preso ogni ritegno.
Il primo mi prende con forza, spinge come un animale. Mi dice porcate in inglese, mi chiama troia, ninfomane, succhia la mia lingua mentre il suo pene si svuota abbondantemente dentro la mia fica.
Il suo seme bianco scivola lentamente fuori dalle labbra della mia vagina, ne era tanto!…
L’altro amico mi posiziona a faccia giu’ sul divano e mi tiene per i fianchi. Mi dice in inglese che mi vuole inculare. L’ho fatto solo una volta con mio marito, fa piano ti prego.
Lui inumidisce il mio bchetto e poi entra piano fino a infilarlo tutto. Sto godendo con il mio dito nella fica mentre lui mi cavalca poderoso. Sborra quasi subito con getti potenti, tre o quattro che mi riempiono l’intestino.
Un altro me lo infila in bocca, quasi in gola e poco dopo mi riempie anche lui, come quello che gli succede.
Sono coperta di sborra, dappertutto. Resto con loro ancora qualche ora e poi vado a fare una doccia calda.
Quando rientro in albergo alla sera, le mie amiche mi chiedono come e’ andata la visita alla universita’. Le guardo trasognata, ho ancora la sensazione di quei giovani cazzi dappertutto. Non rispondo ma la mia espressione dice tutto.
Una di loro mi dice sorridendo “Sei proprio una puttana”.
Quando al rientro in Italia lei mi ha raccontato tutto, come avete letto, l’ho dovuta prendere in piedi, contro la parete. L’ho chiavata con cattiveria sollevandola ad ogni colpo. Lei gemeva e mi chiedeva di spingere piu’ forte. Ricordo che non ho mai sborrato con tanta voglia e tanto.
Le ho detto “ma non hai pensato a nostro figlio? che ha la stessa eta’?”
“Sii , mi ha risposto lei con un filo di voce, stasera aspettiamo insieme che torni?…” E mentre diceva questo si leccava le labbra con la punta della lingua. Sapevo quello che voleva….e mi tornava durissimo.
P.S.Questo racconto nasce da una mia fantasia quando lei davvero fece il viaggio con le amiche. Quella settimana mi frullava in mente questo racconto e mi sono dovuto masturbare anche due o tre volte al giorno. Mi sono dissanguato.
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