Sono Ugo, ho 24 anni e sono il ragazzo di Fabiana da quasi sei mesi. Lei ha 18 anni, ed è davvero bellissima. Mi ha colpito per i suoi occhi neri e per le sue tette enormi. Ci siamo frequentati per due mesi ma lei non si è mai sbilanciata troppo. Era vergine e molto molto timida, o almeno lo è stata fino ad un giorno d’agosto. Dovevamo entrambi lavorare la mattina, così non è venuta fino alla sera verso le 20.00. Siamo andati nel mio seminterrato e abbiamo acceso la TV, quindi abbiamo iniziato a guardare un film. Dopo mezz’ora circa mi sono alzato per andare sul retro della mia cantina per prendere qualcosa da bere. Quando sono rientrato, lei mi ha abbracciato da dietro e ha iniziato a baciarmi il collo. Siamo rimasti lì per un po’, poi mi sono voltato e abbiamo iniziato a pomiciare. Siamo rimasti lì a baciarci per un po’ finché lei mi ha afferrato il cazzo duro attraverso i pantaloni. Non ci credevo ed ho pensato: -Cazzo, finalmente sta succedendo!-.
Mi ha accarezzato per un po’, poi abbiamo iniziato a baciarci sempre in maniera più spinta; lei mi leccava le labbra, me le mordeva mentre continuava a giocare con il mio cazzo già duro nei pantaloni. Poi le ho preso la mano e mi sono abbassato i pantaloni. Lei stava finalmente accarezzando il mio cazzo nudo e ha iniziato a giocare con le mie palle con l’altra mano. Ha detto: -Vuoi fermarti qui o hai intenzione di rubare la terza base?- Io ovviamente ho colto la palla al balzo e le ho sussurrato all’orecchio: -Rubiamo la terza base-. Mi ha sorriso e si è messa in ginocchio. Vederla così me lo ha fatto diventare immediatamente duro. Era eccitante da morire. Le ho detto di togliersi la maglietta; non indossava il reggiseno e volevo vederle le tette mentre la sua bocca iniziava a farsi strada su di me. Ha iniziato lentamente a mettersi il mio cazzo in bocca; all’inizio era impacciata, non riusciva a tenerlo tutto, si strozzava di continuo, ma la cosa mi eccitava davvero tanto. Mi guardava con gli occhi lucidi, il mio cazzo le sfiorava la gola.
Più diventavano lucidi più io glielo spingevo in fondo. Era eccitante, lo era davvero tanto. La sensazione della sua bocca calda sul mio cazzo duro mi è sembrata così fottutamente bella che ho iniziato a scoparle la bocca sempre più forte. Ha iniziato a muovere la testa su e giù e ha continuato a prendere interamente in bocca l’asta del mio cazzo, succhiandolo appassionatamente; si muoveva con la testa e nel frattempo le sue tette ballavano su e giù. Era una vera troia e fino a quel momento non lo avrei mai immaginato; sembrava una pompinara nata, nonostante fosse la sua prima volta…mi leccava e con una mano, nel frattempo, mi accarezzava le palle. Mi ha succhiato per circa 20 minuti, e ho sentito che non sarei durato ancora molto a lungo, così le ho detto: -Sto per venire, attenta troietta!-. Mi sono pentito subito di quelle parole, spaventandomi di averla offesa proprio nel momento cruciale; lei invece mi ha guardato negli occhi e mi ha detto: -Non preoccuparti tesoro, la voglio bere tutta-.
Mentre mi guardava negli occhi, ha ripreso il mio cazzo in bocca guardandomi fisso negli occhi e mi ha eccitato ancora di più. Dopo circa altri tre minuti passati sono venuto e lei ha ingoiato ogni goccia della mia sborra mentre io la tenevo per i capelli. Quando si è alzata si è spostata come per andar via, ma le ho chiesto di abbassarsi i pantaloni e di mettersi seduta sul tavolo. Mi ha guardato esitante ma si è fidata… Era bagnata, la sua figa colava letteralmente. Le ho fatto capire che avevo intenzione di ricambiare il favore e lei si è rilassata intuendo che la sua verginità era salva, almeno per quel momento. Ho iniziato a leccarle il clitoride e a succhiarlo. Ad ogni colpo di lingua cresceva sempre di più, insieme alle sue urla che si facevano sempre più decise. L’ho leccata per dieci minuti e quando le ho succhiato con decisione il clitoride è venuta in un urlo fortissimo, bagnandomi le labbra della sua essenza. Era bellissima, distesa su quel tavolo, con la figa completamente bagnata, gonfia. Mi sono avvicinato alla sua bocca e ho mischiato il mio sapore col suo; poi l’ho guardata e le ho detto: – Adesso ti ho sverginato la bocca, domani sarà il momento della tua figa-.
Da allora ha iniziato ad amare il sesso orale è se possibile diventa ogni giorno più brava, rivelandosi la pompinara troia che ho sempre desiderato.