Sono un uomo che nel passato ha avuto svariate esperienze in campo sessuale. Grazie alla mia simpatia e grazie al fatto che tra le lenzuola ci so fare ho avuto centinaia di donne, con quasi tutte mi sono divertito nelle camere da letto. Non ho mai lesinato le attenzioni romantiche e questo mi ha portato altre avventure, con tutte mi sono comportato da gentiluomo e questa è la cosa che forse più di tutto mi rende orgoglioso. Tra i tanti ricordi mi viene alla mente la splendida Elena, una bella donna sposata con la quale ho intrattenuto una relazione per circa 3 anni.
Elena la troia
Ho conosciuto Elena mentre frequentavo una palestra della città dove all’epoca abitavo. Allora tenevo particolarmente alla mia forma fisica e grazie al fatto che in quel periodo facevo molti turni di notte frequentavo la palestra in maniera continuativa. Quasi ogni volta che entravo nella sala attrezzi i miei occhi incrociavano quelli di una bella donna, forse leggermente più grande di età di me ma con lo sguardo da vera porca. Io la guardavo mentre lei faceva la sostenuta, ogni tanto però la scoprivo che mi lanciava degli sguardi che mi facevano capire che la incuriosivo. Provai per questo motivo a scambiare qualche parola con lei, inizialmente mi liquido con freddezza.
Il suo atteggiamento mi portò a diventare ancora più curioso e per questo iniziai a cercare di andare in palestra durante le sue ore di lezioni, non nascondevo il piacere di vederla e dopo qualche settimana Elena ricambio il mio atteggiamento con qualche sorriso. Non sono mai stato una persona che si arrende alle prime difficoltà e per questo continuai a farle una corte spietata, corte che alla fine ebbe successo visto che accetto il mio “invito pizza”.
L’inizio di tutto
Il giorno del mio primo incontro ero eccitato come un ragazzino, quella donna mi intrigava particolarmente, aveva un non so che di arrapante e il mio intuito mi diceva che quella sera sarebbe iniziata una bella storia di sesso. Ci incontrammo in una pizzeria fuori mano, inizialmente non avevo capito il perché avesse scelto quel luogo “riservato”, le sue prime parole mi chiarirono le idee. Elena mi disse che era sposata ma che allo stesso tempo gli piacevo, mi disse anche che non cercava rapporti sentimentali ma solamente sesso, soprattutto mi disse che aveva già prenotato la stanza dove avremmo passato quella notte.
Le sue parole mi diedero una scarica di adrenalina inimmaginabile, stavo vivendo una delle situazioni migliori per tutti coloro che volevano scopare senza impegni. Gli risposi che per me non c’era nessun problema, e sottolineai che mi sarei uniformato ai suoi voleri e ai suoi orari. Fu l’inizio di una delle migliori storie di sesso che ancor oggi ricordo. Quella sera stessa “consumammo” il nostro primo rapporto, la pizzeria era vicina al motel ed entrambi alla fine della cena eravamo su di giri, la nostra eccitazione produsse un orgasmo violento, il primo di una lunga serie.
La sua migliore dote: l’anal
Dopo qualche mese imparai a scoprire quanto troia fosse quella donna. Elena infatti amava il sesso in tutte le sue forme, un amore che dopo pochi anni di matrimonio il suo coniuge non riusciva a soddisfare. A letto era un vero e proprio portento, una di quelle donne che sono letteralmente “affamate di cazzo”. In tre anni Elena ha rivoluzionato il mio modo di scopare, tra le lenzuola non vi era nulla che rifiutava, allo stesso tempo non vi era nulla che potevi rifiutare.
Le nostre serate di sesso, che coincidevano con i turni di notte del marito, erano sempre una scoperta. Iniziavamo spesso con una prima scopata selvaggia, la scopata che ci scaricava ma che ci faceva godere come degli ossessi. Terminata quest’ultima ci dedicavamo a nuovi giochi erotici, giochi che contemplavano di tutto e di più. Insieme a lei ho assaggiato il piscio di una donna, ho scopato all’aperto, sono stato padrone e schiavo, sono diventato un “giocattolo sessuale” ma ho avuto anche a disposizione una bambola bionda da usare a mio piacimento. Non c’era sera in cui non la scopavo nel suo magnifico culetto, a lei piaceva particolarmente.
Ricordo ancora quando con lo sguardo eccitato si girava e con le sue stesse mani si allargava le chiappe per farmi capire che voleva essere presa a pecora. Non avevo bisogno di crema il suo grande ano era abbastanza abituato a farsi allargare fino a ingoiare letteralmente il mio uccello.
Mi piaceva entrare piano piano, guadagnando ogni centimetro del suo buchino, amavo poi fermarmi un attimo prima i iniziare a cavalcarla in maniera brutale. Lei non mi fermava anzi mi incitava ad aumentare il ritmo, le sue urla mi facevano venire dentro di lei, sentivo lo schizzo di crema calda riempirla, amavo quel momento che era il preludio del suo godimento. Purtroppo il lavoro del marito l’ha portata lontana, ma sono sicuro che per tutta la vita non potrò dimenticare la mia troietta preferita, la magnifica Elena.