![moglie sborrata](https://www.raccontiarrapanti.it/wp-content/uploads/2024/01/moglie-sborrata-750x420.jpg)
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Al mare mia moglie ha preso nel suo ventre il seme dei miei nipotini, per un intera settimana e non solo nel ventre…..
Avevamo invitato i miei nipotini a trascorrere una settimana al mare con noi.I ragazzi, si sa come sono, quando si parla di mare, spiaggia e divertimento,sono sempre contenti.
Il primo giorno, dopo essersi sistemati nella cameretta accanto alla nostra al primo piano,hanno voluto subito andare in spiaggia. Mia moglie, che e’ una bella donna di 38 anni,li ha accompagnati mentre io sono rimasto a sistemare le stanze.
Dalla finestra vedevo mia moglie, avvolta nel pareo colorato, ancheggiare verso il lido, accompagnata dai due nipotini, adolescenti di fine liceo.
Dopo aver sistemato la nostra stanza, andai in quella dei ragazzi per mettere a posto gli zaini e il loro pc portatile.
Naturalmente,fui spinto da curiosita’ e cercai tra le loro cose, in cerca di non so bene cosa. Pura curiosita’.
Grande fu la mia sorpresa quando trovai in un blocco notes degli appunti, ben nascosti, che i ragazzi avevano scritto probabilmente giorni prima di venire da noi.
Con parole sconce descrivevano mia moglie, la zia, soffermandosi in particolare sulla sua bocca e sul suo prospero sedere.Un disegno di lei di profilo, posseduta dal di dietro, completava il foglio.
Frasi scioccanti per me, che li ritenevo rispettosi,e incapaci di pensare su di lei certe cose.
Tra queste frasi,una mi attiro’ piu’ delle altre e confesso mi fece eccitare brutalmente. Si diceva :”Vorremmo farci fare un pompino da quella bocca carnosa, ma poi trapanarle il culo…”
E’ vero che i ragazzi hanno da poco compiuto i diciotto anni (sono gemelli, figli di mia sorella), ma frasi scurrili come quella non mi passavano per la mente potessero loro nemmeno pensarle.
Li raggiunsi in spiaggia e passammo la mattina in allegria. Ma in me, quella frase mi torturava…
Li guardavo ormai con un altro sguardo, insieme a mia moglie scherzare in acqua, cercare di prenderla per spruzzarle l’acqua, vedevo che lei si faceva prendere dai due (che sicuramente ne approfittavano per toccarla sopra e sotto l’acqua). Il mio cazzo diventava duro.
Mi era inevitabile pensare quello che le avrebbero fatto se lasciati in villetta con lei.
Mi eccitavo sempre piu’ e quando mia moglie mi grido’ per scherzo “aiuto” perche’ sollevata per le braccia e per le gambe dai due, mi si rizzo’ nel costume. E’ cosi’ che la porterebbero sul letto o sul divano, pensai, poi la spoglierebbero e la chiaverebbero senza pieta’.
Lei continuava a chiamarmi ma io guardavo senza reagire apparentemente. Il mio cazzo si gonfiava sempre piu’ e pensavo tra me e me “zoccola, ti piace che ti toccano…sta zitta e godi”.
Pranzammo e nel primo pomeriggio riposammo tutti. Il silenzio rotto solo dale cicale creava un’atmosfera particolare. Lei, distesa sul letto, solo con lo slip (la porta era chiusa) mi arrizzava ed io continuavo a pensare dentro di me…
Si andava facendo largo un’idea particolare : voglio vederla chiavata dai nipotini.
Anche io ero in slip e il mio gonfiore diventava visibile. Tanto che lei si volto’ verso di me e, dopo avermi toccato sul davanti, mi disse :” a che stai pensando?” Le risposi :”non credo lo immagini…”
Mi guardo’ maliziosamente e poi mi disse :” Lo immagino, lo immagino…sei un porco. Ti stavo guardando al mare mentre loro mi spingevano, mi toccavano, e tu niente, solo guardavi, senza muoverti. hai goduto, vero?”
La guardai quasi incredulo che avesse capito e non risposi.
Piu’ tardi uscimmo tutti a prendere un gelato. Non so se lei lo facesse apposta, ma leccava quel cono con una lentezza esasperante, facendo vedere la lingua come avvolgeva il gelato alla fragola, lo succhiava, come lo faceva scomparire nella sua bocca per poi farlo rispuntare piu’ consumato.
Avevo in mente solo le cose piu’ sconce….
Di sera, dopo cena e dopo aver bevuto un po’ piu’ di vinello fresco, accompagnai mia moglie in camera, lasciando di proposito la porta socchiusa. le dissi che i miei nipoti erano giu’ in giardino e che non vedevo l’ora di scoparla.
Si offri’ a cosce aperte, forse pensando anche lei a certe cose (si sa le donne quando fantasticano sono peggio di noi).
Cominciai a scoparla, sapendo bene che invece i ragazzi erano nella loro stanza. Di proposito cominciai a fare “rumore” e a farla gemere sotto di me. Sapevo che ci stavano guardando dalla porta semiaperta.
Venni dentro di lei, spingendo con forza gli ultimi colpi e schizzando dentro tutto cio’ che era compresso…
Sentii lo scalpiccio dei piedi scalzi che si allontanavano in fretta e ne fui contento. Chissa’ che bei sogni faranno, pensai.
Due sere dopo, finito di cenare,rimanemmo giu’ in sala, sul divano. Parlavamo del piu’ e del meno, anche se sapevo che loro pensavano a una sola cosa. Mia moglie era splendida, abbronzata, con delle cosce lisce color cioccolatta,un sorriso splendente e provocante.
Dissi tra me e me “questo e’ il momento”.
Cominciai a baciare mia moglie sulla bocca, forzandole la barriera dei denti, leccandole la lingua, mentre lei a difficolta’ cercava di dire “…mmm che fai…ci…sono loro…mmm no, smettila…che ti..prende mmmm”.
Ero partito. Mentre la baciavo, le misi la mano tra le cosce e sentii che le mutandine andavano bagnandosi.
“Puttana, le dissi, allarga le cosce”.
Fu allora che si lascio’ andare del tutto e si abbandono’ alle mie mani che andavano spogliandola velocemente. Via la camicia e via la gonna, resto’ in mutandine davanti a loro.
Era rossa in viso, non so se perche’ eccitata o per la vergogna. Il suo sguardo aveva qualcosa della cagna in calore.
Mi getto’ uno sguardo e poi mi disse con voce roca “…sei sicuro?…”.
Le risposi che volevo vederla chiavata da loro, subito.
Non finii la frase che loro le avevano sfilato le mutandine e baciata tra le cosce. Si contorceva sotto la lingua che frugava nella sua vagina, gemeva come una troia in calore. Spensi la luce e rimanemmo nella semioscurita’ di una piccola lampada. Il suo viso si era trasformato. Non era piu’ la zia, ma una donna da possedere senza limiti e con cattiveria.
Distesa su divano, con le cosce oscenamente aperte, si fece fottere da loro, uno alla volta, che la riempirono del loro seme. Fu un’esplosione di sborra, che raggiunse il suo punto piu’ intimo. Anche io volli goderla e mi masturbai schizzandole in faccia un bel po’ di sborra.
La festa era appena iniziata.Andammo avanti per ore, girandola e rigirandola,mentre lei godeva e lanciava gridolini di piacere a ogni orgasmo.
La incularono brutalmente, dicendole cose di cui non riesco a riferire.Il suo culetto, pieno, duro, in fuori, si ergeva come una collina, favorito da un paio di cuscini posti sotto la pancia.
Vidi quei cazzi giovani penetrarla forte, senza pieta’, mentre lei affondava il viso nel divano e stringeva le mani sulla fodera.
Non so quante volte quella sera e quella notte ce la scopammo. Contai almeno nove o dieci volte, forse piu’.
La vidi scambiare baci con la lingua piu’volte, mentre loro le dicevano oscenita’ e si facevano leccare il glande, ripulendolo della sborra residua.
Non vidi mai piu’ mia moglie tanto zoccola.
Finita la settimana, li riaccompagnai a casa raccomandando loro di dimenticare quell’avventura. Tutto doveva tornare alla normalita’. Me lo promisero.
Riusciranno a mantenere la parola?
Quando mia moglie venne a scuotermi, mi svegliai di soprassalto. Ero sotto l’ombrellone e mi ero addormentato profondamente. Avevo sognato e l’effetto del sogno era visibile dentro il mio costume…Mia moglie mi guardo’ e disse “sei davvero un porco…resta pure qui a fare i tuoi bei sogni….torno a casa coi ragazzi, prepare da mangiare”.
Quando ando’ via, andai a masturbarmi nel bagno della spiaggia….
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VINCENZO cornuto felice dice
che goduria, che invidia vorrei essere al suo posto ma no nel sogno ma nella realtà
Federico dice
Cagna!!!
Alberto dice
Mi hai fatto venire