![](https://www.raccontiarrapanti.it/wp-content/uploads/2023/07/chiama-e-godi-899525359.jpg)
Un amore quasi perfetto.
Ho conosciuto il mio attuale fidanzato 6 mesi fa, è stato un colpo di fulmine per entrambi, sono rimasta folgorata dal suo sorriso e dalla sua dolcezza e mi sono innamorata alla follia del suo carattere e della sua anima buona e gentile. Sono stati mesi fantastici e idilliaci tra di noi, mi ha fatto vivere una favola e con lui mi sono sempre sentita una principessa. Ho sempre avuto una forte attrazione per Luca e sono sempre stata consapevole di attrarlo anche io, ma in tutto questo tempo speso insieme non c’è mai stata intimità ra di noi, solo baci interni e coccole, ma non ha mai provato a spogliarmi o a sua volta a spogliarsi. Tutto questo mi è sembrato sempre un po’ anomalo, ma tutto sommato apprezzavo l’estrema serietà e il rispetto che Luca mi portava e giustificavo il suo comportamento in questo modo. Il mese scorso mi ha invitato a passare qualche giorno nella sua villa al mare, per poter conoscere la sua famiglia al completo e per poter andare al mare tutti insieme. Ho accettato con entusiasmo questa sua proposta, anche perchè consapevole che la loro villa è molto grande e che quindi io e Luca avremmo potuto vivere un po’ di privacy e magari fare sesso per la prima volta in un luogo che sia più comodo della sua macchina. Ero davvero euforica all’idea di partire con loro, perchè finalmente il nostro amore quasi perfetto, averebbe raggiunto il culmine della sua perfezione attraverso l’unione dei nostri corpi.
Una delusione.
La sera prima della partenza per la villa sono uscita con Luca con l’intenzione di fargli pregustare quello che avremmo vissuto insieme, ma sono rimasta profondamente delusa. Ho indossato il mio vestitino più sexy e appena rimasti soli in auto gli sono saltata addosso, l’ho baciato con passione e gli ho messo le mani nel pantalone, ma con mio estremo dispiacere il suo cazzo era moscio, mi sono detta che forse era l’emozione, così ho iniziato a segarlo, ma nulla da fare, il suo pene era piccolo e completamente impotente. Luca si è messo a piangere e mi ha chiesto scusa per non avermi messo al corrente della sua disfunzione erettile permanente, che lo accompagnerà per tutta la vita e che è stata dovuta ad una malattia avuta da bambino. La mia delusione è stata incommensurabile, avrei voluto urlargli contro che lo odiavo, ma tutto quello che ho saputo fare è stato abbracciarlo e dirgli che non l’avrei abbandonato.
Vacanza bollente in casa Giovina.
Nonostante la terribile rivelazione di Luca, ho scelto di rimanere ancora con lui, almeno per il momento e partire con lui per la villa. Una volta giunti a destinazione ho conosciuto tutti i suoi famigliari, con tanto di ghigni e battutine da parte dei suoi due fratelli, Carlo e Ugo, e del suo patrigno, Marco. Non sapevo ancora che quella che stavo per vivere sarebbe stata la vacanza più bollente ed eccitante di tutta la mia vita. Infatti la prima notte in villa, non riuscendo a dormire al fianco di Luca, decisi di fare una passeggiata per esplorare l’interno e l’esterno di questa meravigliosa struttura di cui ero ospite. Mentre sorseggiavo un po’ d’acqua fresca in cucina, sento delle mani cingermi il seno nudo sotto la camicia da notte, mi volto e vedo Ugo, resto perplessa e in attimo mi rendo conto che non è solo, con lui ci sono anche Carlo e Marco, seduti sul divano che mi osservano e ridacchiano. La parte razionale di me vorrebbe urlare e mandarli via, ma la mia fica dice di assecondarli e vedere cosa vogliono fare, così in pochi istanti mi ritrovo in un’orgia a quattro, con mio suocero e i miei due cognati.
Tre pesci al prezzo di uno.
Le quattro notti che passai in casa Giovina furono devastanti e bollenti, sperimentai un piacere che non pensavo fosse possibile e che sopperiva all’immensa delusione ricevuta da Luca. L’ultima notte insieme a quei tre uomini fu spettacolari, mi distrussero! Marco me lo metteva in bocca, Ugo nella fessa e Carlo in culo, tutti e tre contemporaneamente e sul mio seno colava sudore a fiotti. Provai almeno 5 orgasmi di fila, avrei voluto urlare dal godimento, ma non potevo, altrimenti avremmo svegliato sia Luca che le mogli di questi tre uomini super dotati e animaleschi. Il primo ad eiaculare fu Marco, mi venne in faccia e mi chiese di spalmarmi tutta la sua sborra sui capezzoli per poi farmela leccare via da lui. Ugo mi venne in bocca e Carlo continuò in culo per altri trenta minuti. Tutti i miei orifizi erano completamente dilatati e devastati da quell’atto sessuale interminabile. Dopo che Carlo eiaculò nel mio ano, corsi a fare una doccia e con mio stupore sentii Luca alzarsi dal letto e venire in doccia. Mi chiese di potermi toccare, di potermi dare piacere anche se non con il cazzo, non potevo dirgli di no, così quella notte in casa Giovina furono quattro uomini a darmi orgasmi.
![](https://www.raccontiarrapanti.it/wp-content/uploads/2023/07/chiama-e-godi-899525359.jpg)