Successo davvero.
In viaggio di piacere in Groenlandia, eravamo scesi a un piccolo albergo proprio sulla costa.
Mia moglie nei suoi 38 anni era arrapante e, benche’ indossasse una grossa tuta per il freddo, attirava gli sguardi per il suo viso stuzzicante e la sua bocca carnosa. Il cappellino di lana colorato le dava poi un’aria biricchina assai attraente.
Di ritorno da una passeggiata al pomeriggio e dopo una calda cena nel piccolo ristorante dell’albergo,stavamo rientrando in camera tranquillamente.
Aperta la porta notai sull’attaccapanni una giacca non nostra e un bagaglio per terra. Rumori venivano dal bagno e ci affacciammo a vedere. Mia moglie si mise la mano sulla bocca per non gridare e mi indico’ nella doccia a vetro. Un giovane giapponese sui 18-20 anni aveva finito di fare la doccia e stava uscendo per prendere l’asciugamani. Aveva un corpo snello, piacevole, leggermente abbronzato. Mia moglie non pote’ evitare di notare un’erezione violenta. Il suo membro era dritto e di dimensioni anche piuttosto notevoli.
Quando ci vide, si copri’ con l’asciugamani e si affretto’ a spiegarci che la ragazza del concierge gli aveva dato la chiave. Ci disse che da loro era normale che si affittasse una camera ad altra persona, sapendo che era gia’ abitata.
Rimanemmo di stucco. Ci disse che per studio stava viaggiando e che l’indomani sarebbe ripartito.
Guardai mia moglie e, senza chiederle il parere, dissi al giovane “va bene, resta pure stanotte. Ci arrangeremo. Tu ed io dormiremo ai bordi del letto, mia moglie in mezzo.”
Lei mi getto’ uno sguardo perplesso e anche di disagio. Piu’ tardi, mentre il giovane era intento ad indossare il pigiama, lei mi disse che ero pazzo. Mettere nel letto uno sconosciuto, un giovane di passagio. Le risposi che poteva essere suo figlio e che in poche ore ci avrebbe lasciata la stanza.
Anche noi mettemmo il pigiama. Mia moglie usci’ dal bagno con la sua t-shirt e il pantaloncino sottile.Lei soffre il caldo e la stanza era ben riscaldata.
Ci sistemammo come convenuto e spegnemmo la luce. Il chiarore che veniva da un lampione esterno illuminava la stanza soffusamente.
Io non potevo dormire e stavo voltato verso di lei. La situazione era particolare. Il suo volto e le sue labbra lucide nel chiarore mi mantenevano eccitato. Anche il vedere quel giovane dall’altra parte del letto, voltato verso di lei, ma apparentemente addormentato, mi turbava.
Passarono alcuni minuti, quando mia moglie si volto’ addormentata verso di me, offrendo il suo sodo culetto al giovane che anche lui si sistemo’ spingendo verso di lei. Ero eccitato. Vedere un giovane premere dietro a lei…era davvero troppo.
La baciai in bocca svegliandola. La mia lingua entro’ in cerca della sua. Lei si sveglio’ e scosse la testa, come per dire “sei matto?”. Intanto il giovane si era svegliato e aveva visto la scena. Si avvicino’ a mia moglie con piu’ determinazione e fini’ che la tenevamo al centro, mentre i nostri membri durissimi cercavano quel corpo da godere.
Lei non disse piu’ niente e si lascio’ spogliare da me lentamente. Sapeva bene dove volevo arrivare. Nella penombra i suoi piccoli seni si ergevano prepotenti con due capezzoli turgidi, mentre il suo respiro si era fatto piu’ intenso.
Si sistemo’ a gambe aperte… in attesa della monta.
Era arrapante, la bocca dischiusa, il corpo abbandonato languidamente. Il giovane a un mio cenno si avvicino’ a lei e la bacio’ a lungo in bocca, succhiando la lingua dolce di mia moglie. Io intanto la stavo carezzando tra le cosce e la trovai gia’ bagnata.Le sussurrai all’orecchio “Puttana, ti piace il giovane eh?” Lei si giro’ verso di me con un sorriso malizioso mentre il giovane la prendeva dal di dietro. La penetro’ affondando quel giovane pene nella sua vagina fradicia di umori. Prese a muoversi dentro e fuori sempre piu’ velocemente. Poi la fece sistemare su di se’ a cavalcioni, lasciando che si muovesse come un’amazzone a cavallo.
Aspettai che lei si piegasse verso il giovane per baciarlo e mi piazzai dietro, inculandola contemporaneamente. Senti’ i nostri due membri dentro di lei e comincio’ a gemere assecondando i nostri movimenti. Non volevamo pero’ ancora venire e cosi’ la esasperammo con carezze e baci sempre piu’ osceni.
Finalmente il giovane la mise a pecorina e se la chiavo’ per bene, mentre io dall’altro lato glielo tenevo in bocca. Venimmo quasi insieme. La sborra riempi’ la bocca e la figa della mia dolce mogliettina. I suoi peli neri tra le cosce luccicavano di sborra giovane. L’aveva goduta a fondo e vi aveva lasciato il suo seme tiepido.
La prendemmo altre volte durante la notte, intervallando il nostro godimento con brevi pause, durante le quali la baciavamo e le succhiavamo a lungo la lingua.
Al mattino, lei dormiva a pancia sotto, quando il giovane ando’ via. Lo salutai ringraziandolo. Mi aveva regalato un sogno che sempre avevo nella mia mente. Vederla sbattuta da un giovane come nostro figlio.
Al risveglio lei rimase male, non trovando il giovane. Le chiesi se le fosse piaciuta l’esperienza. Lei mi bacio’ e mi disse che aveva goduto tanto e che avremmo dovuto farlo anche a casa nostra al rientro.
Le feci notare che di giovani in famiglia c’era solo mio nipote diciottenne, oltre mio cugino.
Mi sorrise, mi mise la lingua in bocca e con un filo di voce disse “Portami loro appeno rientriamo…”
E ando’ a fare una doccia calda per togliersi tutta la sborra della quale era coperta.
La presi di nuovo nella doccia e, mntre la sbattevo forte, le dissi “Sei proprio una bella puttanella”
Robby dice
Il giapponese deve essersi portato un bel ricordo e tua moglie, grande troia, ha avuto quello che meritava. Il racconto l’ho vissuto e rivissuto, svuotandomi varie volte e ogni volta cercando di immaginare quella faccia di puttanella.
Franco dice
la foto rende l’idea di quello che successe nella stanza con mia moglie…