A quanti di voi è mai capitato di rimanere affascinati dalla propria matrigna?
E a quanti, invece, è accaduto di rimanere estasiati di avere al proprio fianco una matrigna di 60 anni porcella, dal fisico perfetto e vogliosa di sesso quando si hanno 25 anni?
Ebbene a me è capitato tutto questo e io sono pronto a raccontarvi la mia storia di sesso con la compagna di mio padre, che non chiamo matrigna ma semplicemente per nome, ovvero Luisa.
Luisa, una 60enne migliore di molte 30enni
Dopo il divorzio mio padre ha deciso di rifarsi una vita e seppur questa fase sia accaduta quando aveva superato la soglia dei 60 anni, io ho sempre cercato di aiutarlo, perché lui voleva semplicemente trovare una donna diversa dall’ex moglie.
Luisa era la donna che aveva deciso di far conoscere alla famiglia e che reputava essere quella adatta per lui: una sua coetanea di circa 60 anni ma con un corpo da 30enne con una mente di donna matura d’altri tempi. Il connubio perfetto per un uomo vecchio stile come mio padre, che ama tanto l’estetica quanto il comportamento corretto e da adulti.
Posso quindi dire che il primo incontro con Luisa è stato molto piacevole anche perché lei, con un modo di fare elegante e con un abbigliamento sensuale, era riuscita a conquistarsi la mia fiducia.
Mi ero però accorto che quella donna nascondeva, in realtà, un lato del carattere che sicuramente mio padre non aveva notato, ovvero cercava sempre i doppi sensi nelle parole e nelle frasi, quindi aveva un modo di fare particolarmente sensuale, provocante e soprattutto tipico di una donna che ama sedurre.
Non avevo il coraggio di parlarne con mio padre anche perché lui riteneva ormai questa donna facente parte della famiglia e per questo voleva che noi la definissimo come la nostra seconda mamma.
Posso aggiungere anche in questo caso che io non ero molto convinto e che volevo vederci chiaro perché il pensiero che mi padre potesse essere preso in giro da una donna del genere non mi faceva di certo piacere.
La mia matrigna è una vera porca
Mio padre, prossimo alla pensione e ancora in attività, aveva deciso di cercarsi una donna che stesse a casa e che si occupasse della stessa e Luisa rispondeva a questo criterio.
Così io, per evitare di fare brutte figure e rischiare di far sentire i miei discorsi a mio papà, avevo deciso di prendere un giorno di ferie di nascosto e di andare a casa sua, dove avrei trovato Luisa.
Infatti, una volta aperta la porta di casa, visto che avevo le chiave di scorta, mi sono ritrovato di fronte a una donna di 60 anni completamente diversa da quella che mi aspettavo.
Luisa, con un vestito molto corto, era rilassata sul divano di casa e mezza nuda si gustava i vari programmi televisivi trasmessi la mattina.
Io, rimasto quasi colpito dal modo di presentarsi di Luisa, avevo deciso di affrontare con lei un discorso molto importante, con il semplice fine di capire quali potessero essere le sue intenzioni.
Questa donna, senza troppi giri di parole, mi aveva spiegato di avere una buona sintonia con mio padre ma mentre elencava i pregi, mi accorgevo che non mi staccava per un momento gli occhi di dosso.
Il suo modo di fare, tanto piacevole quanto provocante, mi stava facendo eccitare anche perché Luisa, essendo mezzo nuda, si muoveva in modo decisamente sensuale per farmi vedere le sue belle forme.
Io cercavo di distogliere lo sguardo ma questa bella sessantenne continuava ad avere questo particolare atteggiamento che a me faceva letteralmente impazzire.
In quei momenti pensavo che Luisa potesse essere una vera macchina del sesso e stavo fantasticando su cosa le avrei voluto fare ma una piccola parte di me si opponeva a questa particolare situazione.
Luisa, che di certo non era una ragazzina e si era accorta della situazione, mi aveva fatto capire che potevamo andare molto d’accordo e che aveva in mente un modo per guadagnarsi la mia fiducia.
Io ero molto curioso e mentre lei mi spiegava tutte queste semplici cose, le sue mani iniziavano ad accarezzarmi la gamba.
Io ero rimasto impietrito visto che non mi aspettavo che una sessantenne, specialmente la compagna di mio padre, potesse essere tanto calda e vogliosa di fare sesso con i giovani.
Lei proseguiva a stimolarmi le gamba cercando di trovare una reazione da parte mia e dopo qualche istante posso dire che il mio “soldato” si era messo sull’attenti.
Il tocco della gamba, il modo di parlare di Luisa e il suo corpo nudo a pochi centimetri di distanza avevano creato una situazione incredibilmente eccitante nella mia mente.
Felice del risultato, Luisa mi aveva detto che sicuramente doveva farmi schizzare affinché io potessi apprezzarla e andare d’accordo e dopo aver concluso questa semplice frase, la donna mi stava calando i pantaloni e iniziava a toccarmi l’uccello.
Prima che io potessi togliermi, la donna sorridente mi disse che quello sarebbe stato il nostro piccolo segreto e che una matrigna deve essere pronta a tutto pur di guadagnarsi la fiducia dei figli del compagno.
Una calda sborrata in bocca
Detto questo la donna si era subito riempita la bocca con il mio enorme cazzo, che sembrava diventare gigante grazie al modo di fare sensuale della bocca di Luisa.
Lei usava la sua lingua perfetta per farmelo diventare duro e lentamente, con l’uso delle mani, stimolava il mio bastone, facendolo diventare realmente duro come la pietra.
Io non potevo fare nulla se non godere al massimo: mi piaceva avere una donna adulta con la bocca piena del mio uccello che cerca di stimolarmi per farmi provare tante sensazioni di piacere.
Luisa era una vera maestra nel prenderlo in bocca e farmi sperimentare delle sensazioni di piacere oltre ogni limite.
Il suo modo di fare provocante i suoi gemiti di piacere mentre aveva il mio uccello in bocca hanno creato una situazione tale che io non riuscivo a resistere e quindi, per aiutarla farmi bene la pompa, le avevo messo le mani sulla testa proprio per aumentare il piacere del pompino.
La donna rimase qualche minuto a stimolarmi con la bocca, per poi usare il suo grande seno e sostenere che voleva solo giocare con il suo corpo e avere un uccello giovane e funzionante, proprio perché voleva eccitarsi da impazzire.
Queste semplici frasi mi facevano scoppiare dalla voglia di farmela ma lasciai che fosse lei a gestire ogni fase del rapporto, rendendo ogni singolo istante veramente magico e piacevole.
Ero totalmente eccitato che, a un certo punto, mi è capitato di vivere un rapporto unico fino a schizzare totalmente sul corpo di Luisa.
La mia matrigna, dopo questo gioco di bocca. mi aveva assicurato nuovamente che quello sarebbe rimasto il nostro segreto bollente e che aveva apprezzato la mia sincerità.
Luisa fa ancora parte della nostra famiglia e io, ogni tanto, decido di farle qualche visita a sorpresa con la speranza che lei possa prendersi cura del mio uccello come aveva fatto in passato.
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