All’epoca del fatto, eravamo a maggio, mia moglie aveva sui 32 anni non compiuti ed io 29. Lei e’ una donna dal viso dolce, ma arrapante, una bocca rossa fuoco con dei denti bianchissimi. Di quelle bocche che quando le vedi te lo fanno venire duro e cominci a immaginare…
Aveva capelli neri e corti, un bel collo lungo, dei seni piccoli ma duri e rigidi. La parte migliore, il culo, sporgente con le sue due natiche marmoree, separate da una spaccata profonda come in una bella pesca matura.
Avevamo preso accordi con una ditta per dei lavori sulla terrazza, che lasciava filtrare acqua, e per questo mia moglie aveva portato la nostra bambina (di un anno) a casa dei miei genitori. Io ero al lavoro tranquillo e ci sarei rimasto fino a sera. L’avevo chiamata al cellulare poco prima e mi ero assicurato che tutto andasse bene. Gli operai avevano preso la chiave dell’appartamento all’ultimo piano dalla custode e avrebbero cominciato a lavorare piu o meno alle nove del mattino.
Quello che non seppi da mia moglie fu che disse ai miei che approfittava per fare shopping. Doveva acquistare cose per la bimba e poi passare da casa dove aveva detto erano rimaste alcune cose importanti.
Passò per prima da casa, dove arrivò prima degli operai. Stava raccogliendo alcuni oggetti in camera, quando sentí aprire la porta. Si affacciò nel corridoio e vide che entravano uno alla volta gli operai per la terrazza. Li stava contando…erano una decina.
Si meravigliò per questo e disse sorridendo al capo operaio, un uomo sui 50 anni, che forse era un numero esagerato. Si trattava tuttalpiù di un lavoro per tre o quattro.
L’uomo la guardò a lungo, con uno sguardo che diceva tutto, poi disse che quando aveva concordato il lavoro personalmente con lei si era deciso a portare piu persone. Ne sarebbe rimasta contenta. Le avrebbero fatto proprio un bel servizio.
L’uomo, infatti, quando l’aveva vista la prima volta si era arrapato violentemente sia per la bocca e per la sua lingua rosea che per quel culetto in fuori che sognava di spaccare in due.
Lei non afferrò súbito il significato di quella frase, l’avrebbe capito poco dopo quando il suo corpo avrebbe ricevuto dentro e fuori una quantità di sperma incredibile.
Gli uomini andarono sulla terrazza e lei continuò dentro a raccogliere vestitini della bimba e giochi.
Stava per andar via e disse agli uomini di lasciare la chiave alla portinaia. Gli uomini, a parte il capo, erano in nove e la loro età variava dai 18 ai 40. La stavano guardando ora tutti, proprio tutti, quando il capo si avvicinò alla porta che lei stava aprendo per uscire e la richiuse con forza, mettendosi davanti ad essa.
Mia moglie rimase allibbita e prima che potesse dire qualcosa, l’uomo le piegò la testa all’indietro e la baciò in piena bocca. La lingua cercò súbito la sua e la succhiò a lungo. Il suo corpo era contro il suo e le stava facendo sentire il membro durissimo sotto la pancia. La teneva contro la parete,senza toglierle la bocca dalla sua.Lei cercava di svincolarsi e le sue parole smozzicate dalle linguate dell’uomo eccitarono tutti gli altri.
“Lascia…mi…mmmmm…non…vo…glio…mmmmm…ooooh no……mmmm” La lingua dell’uomo stava godendo quella lingua giovane e fresca, dolce, profumata. Non poteva lasciarla. Il suo cazzo era cresciuto a dismisura.
Lei minacciò di dire tutto a me, ma ottenne solo una fragorosa risata.
-Quando ti avremo riempita di sborra, disse lui, non avrai tanta voglia di parlare col tuo maritino-.
La sollevarono a forza mentre si dimenava e la portarono sul letto, dove la spogliarono stracciandole il vestito e gli indumenti intimi. La denudarono completamente e la tennero con le cosce spalancate. Lei era in balia di dieci uomini arrapati che avevano davanti a loro ben dieci ore per goderla.L’uomo le si avvicinò. Aveva un cazzo enorme, duro, bagnato sulla punta. Glielo mostrò con orgoglio, dicendole che le palle erano piene di sborra e che gliela avrebbe riversata dentro tutta quanta.
Lei cercò di liberarsi dalla stretta ai polsi e alle caviglie, cerco’ di scalciare ma inútilmente. L’uomo le mise quel bastone di carne lentamente nella sua figa, abituata a tutt’altra e ridotta misura.
Quando l’ebbe dentro, lui cominciò a cavalcarla con furia, stringendo con le mani i seni piccoli e sodi.Le dava colpi ritmici e profondi. Sembrava volesse spaccarla.
Poi, prima di venire la fece rigirare e la inculò scaricando nel suo intestino la valanga del suo seme, che sgorgò abbondante e a fiotti densi dai suoi testicoli. Le aveva violato quel culo che nemmeno io ero riuscito a convincerla di poterlo fare.
Quando si sollevò, disse agli altri di godersela tutta e da tutte le parti. La baciarono a turno leccandolela lingua e la bocca.La incularono nuevamente alla pecorina, tenendo le sue tettine con le mani e spingendo furiosamente quei membri tra le natiche dure.
Fu presa nella figa molte volte e dovette ricevere anche li una quantità enorme di sperma, tanto che questa cominciò a rifluire tra le cosce, come un piccolo fiume denso e bianco.
Lei ormai era domata, eccitata, ed erano passate solo due ore…fino alla sera ce n’era di tempo…
Rossa in viso e trasformata ormai in una troia senza pudore, afferrava i cazzi con le mani, li guidava nei suoi buchi, implorava di essere chiavata, arcuava le reni per prendere piu cazzo possibile.Diceva che voleva essere riempita dappertutto. Invocò penetrazioni multiple, che ottenne inmediatamente. La sua figa fu posseduta contemporáneamente da due cazzi che le schizzarono dentro getti di sborra tiepida.
Liberò i testicoli dei piu giovani con pompini che non lasciarono nemmeno una goccia di riserva.
Fu goduta per ore veramente dappertutto. La sua bocca dissetava quella degli operai che succhiavano assetati la sua lingua rosa e dolce. E questo dava loro una nuova carica. Le presentavano un cazzo duro e impietoso…
Quando finirono, andarono via lentamente, come erano venuti.
Alle 19 la chiamai sul cellulare e notai la sua voce un poco roca e stanca. Le chiesi : “amore, e gli operai? sono venuti?”
Lei mi rispose con voce stanca “si, sono VENUTI tutti e dieci”.
“Come, risposi io, addirittura dieci?! per un lavoretto piccolo, mi pare esagerato”.
Ma lei ribatté: “No, va bene così. Hanno fatto un buonissimo lavoro, credimi, e non hanno fatto nemmeno l’intervallo di pranzo. Ora ti lascio. Vado a fare una doccia e mangio qualcosa”.
Rimasi un poco sconcertato, ma stranamente il mio cazzo stava crescendo in durezza….
A casa si fece sbattere furiosamente anche da me e mi raccontò tutto proprio mentre le venivo in viso. Da quel giorno ne parliamo spesso e ci eccitiamo moltissimo. Naturalmente rimase incinta…
Giulio dice
Io sarei molto geloso… vorrei averla una cosi nel mio letto e fottermela dal mattino alla sera
Filippopippo dice
lei una grandissima troia sfondata.. tu sei un cornuto!!!
GGG dice
minchia vorrei scoparmela tutta questa troia
Pietro dice
Pure io vorrei avere una moglie così… mi passi il suo contatto??
Fabio Porco dice
che grandissima zoccola tua moglie… di sicuro 10 cazzi non le sono bastati per soddisfarla