Sono una semplice donna che pensava di aver perso tutte le sue voglie sessuali: mi chiamo Sofia e sono un ragazza che, di professione, svolge il ruolo di psicologa.
Ho avuto tantissimi pazienti nella mia carriera, ma non uno che mi eccitava come Manuele, un ragazzo affetto da un trauma che lo ha costretto a recarsi nel mio studio.
Già durante le prime sedute mi sono accorta che, il ragazzo, mi guardava con insistenza e sembrava provocarmi: a differenza di moltissimi altri pazienti, lui riusciva a guardarmi dritta negli occhi, cosa che non accadeva da molto tempo.
Il suo modo di parlare e soprattutto il suo modo di fare, molto sicuro di se, non faceva altro che rendermi maggiormente eccitata e vogliosa di parlare con lui.
Il ragazzo mi raccontava sempre della sua vita e, di tanto in tanto, lui parlava anche di me e di come la sua vita fosse migliorata da quanto mi frequentava, seppur professionalmente.
Il ragazzo continuava a parlarmi ed a farmi complimenti ed io, dalla mia parte, mi sentivo lusingata e soprattutto felice.
Tutto sommato, mi sentivo attratta da lui: il parlare con quel giovane ragazzo mi faceva sentire viva ed eccitata come non mai.
Un giorno, che sapevo di avere la seduta con Manuele, mi vestii in maniera provocante: avevo capito che a lui piacevano le donne adulte con tanto di forme in risalto.
Per questo misi un vestito nero, scarpe aperte e soprattutto avevo le gambe praticamente nude.
Il ragazzo ovviamente si sentiva quasi a disagio, visto che aveva voglia di compiere qualche atto ma, essendo io il suo medico, non riusciva assolutamente a compiere le azioni che, sicuramente, avrebbe portato al termine in altre occasioni.
Parlando con lui notai che, il mio seno, gambe e volto, venivano notati ed osservati dal ragazzo come se, il mio corpo, fosse da incorniciare.
Il ragazzo quasi ansimava mentre mi osservava: io mi sentivo eccitata e, per provocarlo, aprivo e muovevo le gambe, facendole intravedere l’intimo.
La seduta si trasformò subito in un vero e proprio gioco di seduzione, visto che il ragazzo, ogni volta che compievo quel determinato atto, mi osservava in maniera a bocca aperta e con uno sguardo spiritato.
Mi sentivo molto eccitata ma, quello che accade in un preciso momento non lo scorderò mai
Il ragazzo infatti si sbottonò i pantaloni: non riesco ancora a capire se lo fece con provocazione o perché si accorse di averli sbottonati.
Il ragazzo mi guardò e sorrise imbarazzato mentre cercava di chiudere il bottone: dalla mia bocca uscii un solo vocabolo, ovvero Fermati, che oggi ci divertiamo.
Il fatto che lui si sbottonò i jeans mi fece eccitare veramente molto, al punto tale che decisi di farlo sedere nel divano e gli dissi di rilassarsi e di preparare a godere assieme a me.
Presi una sedia dopo essere rimasta a piedi nudi ed aver tolto le scarpe: sapevo che a lui piacevano le donne scalze, quindi lo provocai in questo modo.
Chiusi la porta a chiave ed abbassai la tenda della finestra, presi una sedia e gli porsi il mio piede nudo: inizialmente lui lo guardò con un occhio quasi spaventato, ma poi capii che il divertimento era appena iniziato.
Iniziò a farmi sentire la lingua sulla pianta e nelle dita, salendo poi verso il ginocchio: quella sensazione di brivido mi fece veramente eccitare e decisi di passare al livello successivo, ovvero gli salii sopra, nel divanetto.
Mi feci togliere le mutande, mentre a lui pensai io a spogliarlo: gli tolsi la maglia e lo lasciai nudo e gli tenni le mani.
Inizia ad assaporare il suo torso nudo e soprattutto il suo corpo in ogni sua parte: sentivo che ansimava dal piacere e che pulsava nel suo pene.
Decisi quindi di renderlo felice e lo accolsi nella mia bocca, lavorando con labbra e lingua, in maniera tale che il suo piacere potesse aumentare.
Ero scatenata: più ansimava, più godevo io.
Decisi di sedermi sulle sue gambe e di farmi dominare: mise le sue mani sui miei fianchi e mentre mi penetrava, sentivo la sua bocca passare sul mio petto.
Non riuscivo a smettere di gemere: pulsava dentro di me mentre sfiorava il mio corpo ormai nudo, sudato ed eccitato.
Era una sensazione molto piacevole che mi mandava in paradiso: venni su di lui e lui fece lo stesso su di me, mentre lo presi nuovamente in bocca.
Non resistevo e tutt’ora oggi non riesco a resistere alla potenza sessuale di quel semplice ragazzo, che ha trasformato delle noiose sedute in delle vere e proprie sedute di sesso sfrenato.