Tiziana
Un incontro del destino
Era una di quelle sere in cui non sai cosa fare, non sai cosa pensare e il caldo è così opprimente da rendere anche il più piccolo movimento qualcosa di soffocante. Non riuscivo a prendere sonno e presi il cellulare alla ricerca di qualche bel video porno.
Mentre sceglievo se soddisfarmi con un gruppo di lesbiche, oppure guardare due donne che succhiavano il cazzo a un grande maschio nero, il display del mio telefono si illuminò. Un nome comparve: Tiziana.
L’avevo incontrata la sera prima in una delle mie saltuarie visite al barche sta nell’angolo, uno di quei posti in cui non vi è nulla di bello da vedere, ma la partita è gratis e poi bere una birra o qualcosa di fresco ogni tanto spegne la monotonia della giornata.
Entrando la vidi subito. I capelli neri lunghi e fluenti che le arrivavano alle spalle, un vestitino color pesca che lasciava intravedere, anche con la luce soffusa, le sue forme e il tanga che indossava. Le lunghe gambe che sembravano quasi completamente libere da quella stretta gonna.
Si girò a guardarmi e rimasi stupito dalla bellezza mediterranea del suo volto. Gli occhi erano scuri come i suoi capelli, un naso ben proporzionato e labbra carnose che mi eccitarono immediatamente.
Il primo pensiero fu quello di immaginare quella bocca sul mio glande. Come se avesse pensato anche lei una cosa simile, si passò la punta della lingua sulle labbra.
I miei occhi caddero sui suoi seni e sul bordo di pizzo del reggiseno che non riusciva a trattenerli. Avrei voluto palparli e succhiarli. Mi avvicinai e ordinai da bere.
In breve tempo si presentò come Tiziana. Era giunta in quel posto perché aveva avuto un trasferimento e non conosceva nessuno. Le stavo vicino e sentivo il mio cazzo diventare sempre più duro nel pensare a quelle forme.
Il suo profumo era inebriante e inondava le mie narici di un desiderio nuovo. Era un mese che non scopavo e mi dedicavo solo ai porno. Il telefono della donna squillò e lei rispose brevemente.
Prima di scappare via mi chiese il numero. Sapendolo a memoria, risposi subito. Con una velocità che mi fece eccitare ancora di più, mi diede un bacio e uscì dal bar. Il contatto con le labbra e i suoi seni, che si erano poggiati sul mio fianco, a momenti mi fece quasi impazzire dal piacere.
E’ una di quelle situazioni chimiche che non si riesce a spiegare. Solo dopo pochi secondi mi resi conto che aveva lasciato un foglietto tra le mie mani, con il suo numero di telefono e il suo nome: Tiziana
Il fuoco della passione
Come ama scapocchiare il mio cazzo
Non persi tempo e risposi al telefono. La sua voce era ancora più eccitante al microfono. Era al bar e mi chiese dove abitavo. Non persi tempo e le indicai il mio appartamento.
Non ebbi la possibilità di indossare nient’altro del mio pigiama che il campanello bussò.
Lei era vestita con un abito di colore nero, ancora più stretto di quello della sera precedente. I suoi capelli erano sciolti sulle spalle, mentre uno spacco al centro del vestito fino quasi al ventre, faceva risaltare i suoi seni non trattenuti da nulla. Sentii il mio cazzo protendersi verso di lei. Non potei neanche salutarla che la sua calda bocca si poggiò sulla mia spingendomi all’interno di casa, chiudendo la porta alle sue spalle. La lingua si insinuò, esplorando ogni parte della mia bocca.
Ero in piedi al centro del salone, con la sua mano che mi stringeva il cazzo da sopra il pantaloncino del pigiama. Con rapidità si inginocchiò, e iniziò a leccare il glande, mentre con la mano iniziava a salire e scendere l’asta. Le sue labbra erano calde, la sua lingua focosa, la bocca mi risucchiava completamente, producendo un piacere che non avevo mai sentito. Afferrai con le mani i suoi capelli e spinsi il membro più dentro. Lei aprì ancora di più la bocca continuando a succhiare. Il mio cazzo esplose, al suo interno. Sentii il mio piacere inondarla.
Lei non si allontanò, ma ingogliò il mio piacere e continuò a succhiare, facendomi impazzire ancora di e mantenendolo duro. Mi spinse sul divano e si sollevò il vestito. Non indossava mutandine. Era bagnata, calda e bollente. Mi guidò dentro di lei, facendomi entrare nel suo caldo ventre e iniziando a muoversi sempre più velocemente.
Si sfilò l’abito e iniziai a succhiare i turgidi capezzoli. Il suo corpo era sinuoso e atletico. Il mio cazzo anche se ero già venuto una volta continuava ad essere duro e a farla godere. Lei gemeva, tanto che inarcò la schiena in un orgasmo.
Amo scapocchiare il tuo cazzo, mi sussurrò in un orecchio, girandosi e infilandosi la mia asta nel culo. Se Tiziana ama scapocchiare il mio cazzo in quel modo, cosa sarebbe stata una scopata?
Mi sentii stringere dalle pareti del suoi sfintere, quasi al nuovo orgasmo, ma questa volta prima che potessi venire lei lo fece uscire riprendendolo in bocca e succhiando la cappella. Scopammo per tutta la notte, incuranti del caldo e dei nostri orgasmi.
A Tiziana piace spennellare a fondo il mio cazzo, ogni sera che mi bussa dopo essere passata al bar dell’angolo.